A dicembre 2024, l’International Organization for Standardization (ISO) ha introdotto due nuovi metodi per valutare il fattore di protezione solare (SPF) dei prodotti cosmetici. Questi nuovi standard rappresentano un passo avanti verso alternative in vitro ai tradizionali metodi in vivo, che richiedono l’uso di volontari umani.

Differenza tra test in vivo e in vitro

Fino a dicembre 2024, il metodo standard di riferimento era l’ISO 24444:2020, basato su test in vivo. Tuttavia, la Commissione Europea aveva già espresso preoccupazioni etiche verso questi test, promuovendo lo sviluppo di metodi alternativi.

Le sfide affrontate dall’industria cosmetica includevano:

  • Raggiungere risultati paragonabili a quelli ottenuti con il metodo in vivo.
  • Garantire risultati ripetibili e riproducibili.
  • Considerare gli effetti della fotodegradazione.

I nuovi standard ISO

  1. Metodo Double Plate (DPM) – ISO 23675:2024
    • Completamente in vitro.
    • Non richiede volontari.
    • Adatto a emulsioni e formulazioni alcoliche monofase.
    • Non applicabile a polveri, stick o prodotti compressi.
    • Non valuta la resistenza all’acqua.
  2. Hybrid Diffuse Reflectance Spectroscopy (HDRS) – ISO 23698:2024
    • Metodo ibrido, non invasivo.
    • Valuta SPF, protezione UVA e lunghezza d’onda critica.
    • Non si basa su reazioni biologiche.
    • Valido per emulsioni e formulazioni monofase.
    • Non ancora testato per i solari in polvere.

Entrambi i metodi hanno mostrato buona correlazione con i test in vivo secondo lo standard ISO 24444.