Lo Zinc Pyrithione (CAS 13463-41-7) è un antibatterico e antimicotico utilizzato in ambito cosmetico principalmente negli shampoo antiforfora perché risulta avere una efficacia mirata nel combattere la Malassezia, un fungo naturalmente presente sulla pelle e sul cuoio capelluto, ma responsabile, in caso di incremento delle colonie, della forfora.

La struttura della molecola sviluppata è stata razionalmente mutuata dall’acido aspergillico, un antimicrobico presente in natura.

Attualmente nei prodotti cosmetici l’utilizzo dello Zinc Pyrithione è previsto come conservante (quindi presente in All.V del Reg.1223 al no 8, concentrazione massima di utilizzo 1% in prodotti per capelli/barba e baffi e 0,5% in altri prodotti, da utilizzare in entrambe le casistiche solo in prodotti da risciacquo, vietato in prodotti destinati all’igiene orale) e, per scopi diversi dall’inibizione dello sviluppo di microrganismi nel prodotto, è comunque regolamentato e presente in All.III del Reg.1223 al no.101 con concentrazione massima di utilizzo 0,1%, in prodotti per capelli/barba e baffi, da non sciacquare.

Nel 2017 lo Zinc Pyrithione è stato sottoposto da parte della Svezia ad una proposta di classificazione ed etichettatura armonizzata come tossico per lo sviluppo ed il RAC (Risk Assessment Committee) dell’ECHA nel 2018 ha adottato un parere nel quale ha confermato la classificazione di questa sostanza come Repr. 1B. Se questo parere verrà confermato potrebbe portare all’inserimento della sostanza nell’Omnibus Act IV con applicazione della nuova classificazione a partire dalla fine del 2022.

L’articolo 32 del Regolamento 1223/2009 sui prodotti cosmetici vieta l’utilizzo delle sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (CMR), di categoria 1A, 1B e 2, ai sensi del regolamento CLP.

Tuttavia, vi sono casi in cui l’impiego di sostanze CMR viene permesso in seguito a valutazioni specifiche effettuate da SCCS che ne attestano la sicurezza per l’impiego nei cosmetici e applicando il processo di esenzione previsto dall’art. 15 comma 2 del Regolamento Cosmetico.

SCCS dopo aver raccolto tutte le informazioni ed analizzato anche i dati provenienti dalla Food Unit relativi alla presenza e concentrazione della sostanza negli alimenti (alcune specie di Allium) ha pubblicato a marzo 2020 la Final opinion SCCS/1614/19 “OPINION ON Zinc Pyrithione (ZPT) (CAS No 13463-41-7) – Submission III”.

In particolare l’industria ha deciso di difendere l’uso dello Zinc Pyrithione in prodotti antiforfora da risciacquo alla concentrazione massima dell’1% tralasciando invece la difesa in prodotti per capelli leave-on allo 0,1%

SCCS, tenendo conto dei dati scientifici forniti, ha concluso, in linea con quanto previsto dall’articolo 15 del Regolamento (CE) n. 1223/2009, lettera d) (ossia “esposizione globale da altre fonti”), che lo zinco piritione (ZPT) è SICURO se usato come antiforfora nei prodotti per capelli con risciacquo fino a una concentrazione massima dell’1%.

Le conclusioni di SCCS costituiranno una parte essenziale per la possibile esenzione come CMR.