Gli interferenti endocrini, come da definizione fornita dal The World Health Organisation (WHO, Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS), sono “una miscela o una sostanza esogena che altera la funzione o le funzioni del sistema endocrino e di conseguenza provoca effetti negativi sulla salute di un organismo intatto, o sulla sua progenie, o sulle (sotto)popolazioni”.

Un ingrediente è pertanto ritenuto un interferente endocrino se, e soltanto se vengono soddisfatte queste due condizioni: vi è un accertato nesso causale diretto tra l’ingrediente e una disfunzione ormonale; vengono osservati effetti avversi sul sistema ormonale dell’uomo e/o degli animali. Pertanto, non si devono confondere i modulatori endocrini con gli interferenti endocrini (IE).

L’interesse nei confronti degli interferenti endocrini è in crescita, poiché sono considerate sostanze estremamente preoccupanti (SVHC, Substances of Very High Concern), esattamente come altre sostanze chimiche note per causare cancro, mutazioni e tossicità per la riproduzione. Sempre più molecole sono sottoposte a indagini. Ad oggi sono circa 120 le sostanze sospettate di interferire con il sistema endocrino e la lista è consultabile sul portale ECHA (Endocrine disruptor assessment list – ECHA (europa.eu)).

La possibile criticità degli IE nei cosmetici era già menzionata nella prima versione del Reg. 1223/2009 ed è stata poi specificamente affrontata nella “The SCCS Notes of guidance for the testing of cosmetic ingredients and their safety evaluation 10th revision. 24-25 October 2018. SCCS/1602/18”.

La Commissione Europea aveva aperto nel 2019 una consultazione pubblica per raccogliere dati sulla sicurezza di alcuni ingredienti cosmetici sospettati di essere interferenti endocrini (in inglese Endocrin Distruptor); gli ingredienti (28) sono stati divisi in due gruppi, A e B, a seconda della priorità, dando mandato a SCCS di rivalutazione.

14 sostanze dell’elenco A, considerate ad alta priorità, sono state valutate dal SCCS. La raccolta dei dati per il Gruppo A è iniziata nel 2019 e a inizio 2020 il SCCS si è espresso in merito, con ulteriori approfondimenti richiesti nel 2021.

Questi sono
Benzophenone-3 (SCCS/1625/20)
Kojic Acid (SCCS/ 1637/21+corrigendum)
Propylparaben (SCCS/1623/20)
4-Methylbenzylidene Camphor (4-MBC) (SCCS/1640/21)
Triclosan (SCCS/ 1643/22)
Resorcinol (SCCS/1619/20)
Octocrylene (SCCS/1627/21)
Triclocarban (SCCS/1643/22)
Butylated Hydroxytoluene (BHT) (SCCS/1636/21)
Benzophenone
Homosalate (SCCS /1638/21)
Benzyl salicylate (in corso)
Genistein
Daidzein (SCCS/1641/22 + corrigendum)

La lista B è ancora in parte in fase di studio. A febbraio 2021 è iniziata la raccolta dei dati per 10 sostanze del gruppo B (Butylparaben, Methylparaben, Ethylhexyl methoxycinnamate (EHMC) /Octylmethoxycinnamate (OMC)/Octinoxate, Benzophenone-1 (BP-1), Benzophenone-2 (BP-2), Benzophenone-4 (BP-4), Benzophenone-5 (BP-5), BHA/Butylated Hydroxyanisole/Tert-butylhydroxyanisole, Triphenyl phosphate e Salicylic acid).

Le altre tre sostanze del gruppo sono Cyclopentasiloxane, Cyclomethicone, Deltamethrin. La quarta sostanza (Butylphenylmethylpropional) è già inserita in allegato II.

 

Nella “THE SCCS NOTES OF GUIDANCE FOR THE TESTING OF COSMETIC INGREDIENTS AND THEIR SAFETY EVALUATION,12TH REVISION” viene mostrato il quadro concettuale per la verifica e la valutazione degli IE come previsto nel documento di orientamento dell’OCSE GD150 (“Revised Guidance Document 150 on standardised Test Guidelines for Evaluating Chemicals for Endocrine Disruption”, OCSE, 2018b) sulle linee guida per i test standardizzati per la valutazione delle sostanze chimiche per l’interferenza endocrina in cui si ribadisce che mentre una sostanza chimica può essere considerata un EAS (sostanza attiva endocrina) sulla base dell’attività/interazione con uno o più componenti del sistema endocrino (per esempio un recettore ormonale), può essere considerato un ID (interferente endocrino) solo se vi è evidenza di una relazione causale biologicamente plausibile tra la perturbazione/attività endocrina e l’effetto(i) avverso(i) in un organismo intatto.

 

Di seguito viene riportato lo schema a cinque livelli, e alcune delle rispettive linee guida, da seguire per la valutazione. Il quadro concettuale ha lo scopo di fornire una guida ai test disponibili che può fornire informazioni per la valutazione degli interferenti endocrini, ma non è inteso come una strategia di test. Inoltre, questo quadro concettuale non include la valutazione dell’esposizione ma dovrebbe essere il punto di partenza per decidere se sono necessari ulteriori test