Dal prossimo 17 Ottobre 2023 entrerà in vigore il Regolamento 2023/2055 concernente la restrizione d’uso delle microplastiche discusso in precedenza nella nostra news di Giugno.

Il 25 settembre 2023 la Commissione europea ha adottato la restrizione sulle microparticelle polimeriche sintetiche (microplastiche) aggiunte intenzionalmente a prodotti di consumo o di uso professionale di qualsiasi tipo. Queste restrizioni mirano alla salvaguardia dell’ambiente contrastando l’inquinamento da microplastiche.

Le microplastiche aggiunte intenzionalmente nei  prodotti cosmetici e per la cura personale rappresentano un contributo estremamente ridotto rispetto agli agenti inquinanti complessivi. Sulla base delle cifre incluse nella proposta iniziale dell’ECHA, le microplastiche aggiunte intenzionalmente nei cosmetici da non sciacquare rappresentano il 2% di tutte le emissioni di microplastica coperte dalla restrizione, sebbene le prove presentate da Cosmetics Europe durante la fase di consultazione, abbiano dimostrato che sono inferiori al 2%.

L’industria cosmetica si impegna ad eliminare dalle proprie formulazioni cosmetiche quel piccolo volume di microparticelle polimeriche sintetiche, in conformità con i tempi di adeguamento richiesti(Paragrafo 6 del Regolamento):

16 ottobre 2027 incluso, per i prodotti rinse-off
16 ottobre  2029 incluso, per i prodotti leave-on
16 ottobre  2035 incluso, per il make up e per i prodotti per le unghie

La Commissione europea ha chiarito quanto segue:

“Solo la vendita di prodotti cosmetici contenenti microsfere è vietata a partire dal 17 ottobre 2023 (data di entrata in vigore della restrizione).”

Al punto 21 del Regolamento leggiamo:

Per quanto riguarda il divieto di immissione sul mercato di «microsfere», ossia microparticelle di polimeri sintetici da utilizzare come abrasivi, ossia per esfoliare, lucidare o pulire, utilizzate principalmente nei prodotti cosmetici da sciacquare o nei detergenti, non è stato proposto alcun periodo transitorio, in quanto l’industria avrebbe dovuto volontariamente ridurne gradualmente l’uso entro il 2020. Per i prodotti cosmetici «da sciacquare» e «da non sciacquare» privi di microsfere, il fascicolo a norma dell’allegato XV ha proposto un periodo transitorio, rispettivamente, di quattro anni e sei anni.

Le microsfere di plastica sono definite come qualsiasi particella di plastica solida aggiunta intenzionalmente, insolubile in acqua (di dimensioni pari o inferiori a 5 mm) utilizzata per esfoliare o pulire nella formulazione dei prodotti per la cura della persona da risciacquare (rinse-off).

Molte aziende hanno già sostituito le microsfere di plastica solida con alternative eco-friendly tra cui quelle a base di cera d’api, cera di crusca di riso, cere di jojoba, amidi derivati da mais, tapioca e carnauba, alghe, silice, argilla e altri composti naturali.

Dal 17 ottobre 2023 è vietata anche la vendita di glitter di plastica in quanto tali (“glitter sfusi”) o in prodotti per i quali non è previsto alcun periodo transitorio ai sensi del paragrafo 6 della restrizione (ad esempio giocattoli, prodotti tessili). Questo divieto non si applica se i glitter sono fatti di materiale inorganico (ad esempio vetro, metallo), biodegradabile o solubile in acqua – o se il glitter viene utilizzato in siti industriali.

Infine, vale la pena notare che i prodotti contenenti microparticelle polimeriche sintetiche (compresi i glitter) che sono stati immessi sul mercato (cioè acquistati/venduti/importati) prima del 17 ottobre 2023 non devono essere richiamati o ritirati dal mercato, ma possono continuare a essere venduti (ad esempio prodotti nelle scorte di distributori/importatori/rivenditori).”